Cattiva idea o proposta intelligente: e se KDE e GNOME creassero le proprie distribuzioni Linux?

Le conclusioni in merito all’argomento di cui stiamo scrivendo le lasciamo come sempre a voi lettori cari, ma il tema è certamente interessante: esiste la concreta ipotesi che i progetti GNOME e KDE si mettano a costruire delle distribuzioni fatte in casa.

Lo stato delle cose è presentato da The Register che racconta dei due distinti momenti da cui l’ipotesi, potenzialmente assurda o geniale, è scaturita:

KDE

Anche se tutti (?) sanno dell’esistenza di KDE Neon – in particolare chi utilizza i Raspberry Pi sa di poter utilizzare questa distribuzione sin dallo scorso marzo sui Single Board Computer – durante l’Akademy 2024, il team KDE ha proposto “Project Banana“, un’idea per una distribuzione Linux ufficiale basata su Arch Linux e con caratteristiche moderne (utilizzerebbe Btrfs come filesystem, all’interno di un sistema immutabile e con aggiornamenti automatici) ed il cui obiettivo vorrebbe essere quello di superare i limiti del ciclo di rilascio fisso di Ubuntu, migliorando stabilità e flessibilità.

GNOME

Lato GNOME il progetto sta valutando di rendere mainstream GNOME OS, un sistema operativo che oggi funziona unicamente su VM il cui scopo è quello di testare le modifiche e non è diretto agli utenti finali. Adrian Vovk, sviluppatore del progetto, propone di trasformarlo in un sistema operativo generico, stabile ed immutabile, costruito da zero per supportare GNOME in modo nativo, seguendo un modello simile a Fedora Silverblue (variante immutabile di Fedora).

Fin qui i fatti, e la curiosa quasi concomitanza delle due proposte. Ma ha davvero senso dirigere gli sforzi della community per la creazione e la gestione di questi fantomatici KDE OS e GNOME OS?

Senza stare a fare una analisi super dettagliata dei progetti ci sono almeno tre grosse ragioni per cui, sulla carta, questa non sembri la migliore delle idee:

  • La frammentazione: il mondo Linux ha già troppe distribuzioni, e crearne altre cosa potrebbe fare se non aumentare la confusione? Per intenderci – già oggi – esistono Ubuntu, Kubuntu e KDE Neon, che in buona sostanza sono la stessa distribuzione, ma con diversi pacchetti installati.
  • Infrastrutture: stabilizzare sistemi operativi basati su modelli di Continuous Integration/Continuous Delivery (CI/CD) è complesso e richiede effort in termini di hardware, a meno di non scegliere anche di produrre, come per dire fa Apple, UN SOLO modello di laptop compatibile con la distro.
  • Ridondanza: quante distribuzioni simili alle descritte (la già citata Fedora Silverblue, ma anche Endless OS e altre) esistono già e rendono questi nuovi progetti potenzialmente ridondanti? Troppi.

E queste sono solo le prime riflessioni che vengono pensando all’argomento, mentre a livello di vantaggi le distro KDE e GNOME garantirebbero integrazione ottimale, aggiornamenti stabili e innovativi, un’esperienza utente uniforme e forse più semplice.

Ma sarebbe promozione o evoluzione dell’ecosistema Linux? Lo abbiamo detto in apertura, le conclusioni le lasciamo a voi lettori!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

29 risposte a “Cattiva idea o proposta intelligente: e se KDE e GNOME creassero le proprie distribuzioni Linux?”

  1. Avatar Black_Codec

    Mah, se ti basi su arch o Fedora poco cambia, il vero punto è cosa renderebbe una distro diversa? Indipendente? Un package manager diverso? Bene ad oggi nella pletora dei package manager qual è il migliore? E qui si apre una discussione infinita e infinitamente inutile…

  2. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    Concordo, spreco di risorse.

  3. Avatar Massimo Luciani

    Il mio timore è che i progetti KDE e GNOME disperdano energie per mantenere distribuzioni che potrebbero non avere una reale identità, nel senso che oltre al nome del progetto potrebbe non esserci nulla di originale che meriti tali sforzi.

  4. Avatar Guglielmo Cancelli
    Guglielmo Cancelli

    Ero convinto che KDE Neon fosse effettivamente una distro, anche se testing, rilasciata direttamente da KDE.
    Come mai non viene considerata tale ?

  5. Avatar TristanTarrant
    TristanTarrant

    Ci sono gia' troppe vanity-distro che in molti casi non sono altro che meta-package per core-distro…

  6. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Mah… io non sarei molto d'accordo. C'e' gia' troppa frammentazione.
    Troverei piu' sensato che si concentrassero a supportare una sola distro, magari una Debian (o una simile, possibilmente non Ubuntu) dato che e' la base di molte altre.

  7. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    infatti… *BSD poi mi e' anche piu' simpatica, non avendo ceduto alle lusinghe di systemd 😀

  8. Avatar Abdul Al Hazred
    Abdul Al Hazred

    Il problema di ogni progetto di grandi dimensioni legato all'open source (come una nuova distro….) è che ha bisogno di una comunità di sviluppatori coesa disposta a impegnarvisi. E deve essere una comunità abbastanza nutrita e numerosa da assicurare la continuità del progetto stesso, altrimenti, se è composta da 4 gatti, o addirittura da una sola persona, nel migliore dei casi vivacchierà ai margini del mondo informatico, fino a scomparire nell'oblio. Non è un film che abbiamo già visto?

  9. Avatar carlo coppa
    carlo coppa

    Non è stato spiegato (o me lo sono perso io) le motivazioni…sia KDE sia GNOME non sono esattamente entusiastici del modo con cui viene rilasciato il loro software.
    Per Gnome forse questo è meno evidente, in quanto le maggiori distribuzioni hanno un occhio di riguardo essendo il DE predefinito, ma spesso lo infarciscono di cose che Gnome non vorrebbe.
    Per KDE è anche peggio, perché la maggior parte delle distribuzioni (LTS) non offrono nemmeno gli aggiornamenti di bug fix, il che non ha alcun senso nel 2024.
    Prendiamo Ubuntu che dovrebbe essere la distribuzione di accesso a Linux…se dopo un update il sistema per qualche motivo si rompe, non esiste un modo di annullare l'update, assurdo nel 2024.
    Sono poche le distribuzioni che hanno un sistema di roolback semplice facile e di default.
    Troppe distribuzioni ? Mi spiegate cosa cambia se al posto di essercene 100 c'è ne sono 102 ?

  10. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    non conosco kde os ma do una mano a gnome os per quello che riesco. la trovo innovativa e rivoluzionaria sotto molti punti di vista:
    1 immutabile, non è l'unica ma questa è realmente immutabile. non puoi letteralmente modificare l'img di sistema, tutto viene installato solamente userspace. in pratica puoi vivere senza accesso a root. ovviamente questo implica che alcune cose non puoi farle, ma per il target della distro non è un problema
    2 implementa https://freedesktop-sdk.io/ che è praticamente una lista di librerie essenziali con versioni specifiche. in pratica se debian X e fedora Y fossero delle implementazioni di freedesktop Z, saprei a priori per tutte le librerie incluse nella specifica la versione, quindi lato app essere su debian X o fedora Y è indifferente. questa cosa dovrebbe essere usata da tutte le distribuzioni.
    3 flatpak first. non solo flatpak è l'unico modo per installare software ma molte app preinstallate di gnome lo sono tramite flatpak.

    in pratica questo permette di avere un sistema rolling release ma con aggiornamenti corposi 1 volta l'anno (all'update di freedesktop SDK), avere un sistema indistruttibile, ed avere le app utente sempre aggiornate.

    da utente ubuntu/debian dal 2006 per me è una rivoluzione epocale

  11. Avatar Simen
    Simen

    Io credo che sia una buonissima idea nell'ambito di creare sistemi realmente usabili a prova di utonto… Intendo proprio usabili da chiunque come qualsiasi smartphone Android.

  12. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Debian ?
    perchè non Red Hat …
    Dai mettiamoci daccordo … tra noi 2 …
    poi magari sistemiamo qualche altro milione di utenti con idee diverse…

  13. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Perché redhat é come ubuntu. Un azienda con fini di lucro.
    Peró ok, se si accordano per la redhat, vada redhat. L'importante si riduca la frammentazione

  14. Avatar carlo coppa
    carlo coppa

    Allora non hai capito come funziona…GNOME e KDE supportano già le varie distro, il problema è che se Debian congela i pacchetti e hanno una politica molto rigida a riguardo, loro non riescono a distribuire il loro software come vorrebbero.
    Ad es. se Plasma rilascia una versione di bug fix ma non può essere spedita in Debian a causa della loro politica, gli utenti di Plasma di Debian avranno sempre quei bug, anche se sono stati fixati.
    Questo è il motivo principale che li spingono a distribuire loro il loro software tramite una loro distribuzione. Hanno tentato con KDE Neon, ma si sono resi conto che un miscuglio di pacchetti nuovi e altri vecchi, crea solo problemi.
    La mia opinione è che usare una buona rolling (ad es. Tumbleweed) con possibilità di annullare un aggiornamento e magari spingere i flatpak per le app di terze parti è una buona idea.
    Io personalmente sto usando Tumbleweed da anni e non ho mai avuto problemi, le poche volte che mi ha causato problemi un aggiornamento, l'ho semplicemente annullato.
    Secondo me questa oggi giorno dovrebbe essere la norma, in ambito desktop.

  15. Avatar carlo coppa
    carlo coppa

    Il problema di KDE Neon è che si basa su una Lts di Ubuntu, è davvero complicato fare convivere software fresco come le versioni Qt e Plasma su una base vecchia, ad es.le applicazioni qt nei repository di Ubuntu sono compilati su una versione più vecchia della versione che utilizza KDE, Questo crea solo casino.
    Per questo Project Banana è basato su una versione rolling e ha senso.

  16. Avatar danieledettodani
    danieledettodani

    Meno distro, comunità più corpose che le seguono

  17. Avatar danieledettodani
    danieledettodani

    Invece di fare una nuova distro basterebbe modificare Neon, magari non basandola più su lts

  18. Avatar Arale's Poopoo
    Arale’s Poopoo

    Ha senso, specialmente per KDE, dato che Gnome ha già una sua distro di riferimento (RHEL e Fedora).

    Se KDE e GNOME hanno una loro distribuzione questi possono conoscere meglio gli eventuali limiti e problemi che sorgono nell'integrare il DE con la distro e possono fare modifiche di conseguenza.
    Se poi questa migliore integrazione con il sistema sottostante dovesse diventare "poco amichevole" allora no (cioè del tipo "nella nostra distro il problema non esiste, ticket chiuso).

  19. Avatar Davide
    Davide

    Beh… se la mettiamo su questi termini allora la distro di rifermento di KDE dovrebbe essere openSUSE

  20. Avatar Arale's Poopoo
    Arale’s Poopoo

    No, perché gli sviluppatori di KDE tendono ad essere più distribuiti nelle varie distro, mentre GNOME era principalmente mantenuto da dipendenti Red Hat almeno fino a qualche anno fa (non so come sia adesso), talmente tanto che in passato rifiutavano spesso commit fatti da altri (tipo dev Ubuntu) e hanno ormai la nomea di essere molto spocchiosi.

  21. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Immutabile, flatpak, ennesima distro….insomma un accrocchio della roba "di moda" del mondo Linux, perché oggi o sei immutabile o sei sfigato.
    no grazie, resto sulla vecchia e tradizionale Slackware e guardo sempre più a FreeBSD, che a livello organizzativo danno una pista a tutto GNU/Linux

    Nel mondo Linux manca davvero unità e forse un ritorno alle origini….

  22. Avatar gigi.rock
    gigi.rock

    ma questi problemi di aggiornamenti, bug fix, ci sono anche su dietro rolling release già solide come Archlinux?

  23. Avatar Graziano Falcone
    Graziano Falcone

    Beh, personalmente l'interfaccia di Gnome non mi piace; infatti, prediligo KDE e, in molti casi, XFCE. In passato installavo Ubuntu con XFCE, Gnome, KDE e qualche altra interfaccia, ma poi mi sono reso conto che tendevo a usare sempre la stessa. Alla fine ho abbandonato i vari fork e ho deciso di usare una sola distro: Debian. La ritengo stabile, efficiente e permette di scegliere se avere aggiornamenti ancora in versione beta o solo quelli certificati, funzionanti e stabili.

    Tornando a KDE e Gnome, se questi decidessero di smettere di sviluppare per altre distro a vantaggio della propria, perderebbero una grande diffusione. Questo perché, pur non essendo Linux, c'è anche BSD che usa Gnome, KDE e altre interfacce. Quindi, cosa comporterebbe questo? Le altre distro e OS dovrebbero sviluppare una propria interfaccia grafica?

    Non credo proprio. Gnome e KDE sono community Open Source e, come tale, ci sarà sempre qualcuno che deciderà diversamente, sviluppando un fork se è in disaccordo con le politiche della community stessa.

    A mio parere, è meglio continuare come adesso. La scelta dell'utente sta nella distro Linux, che è già molto complessa. Trovare quella più adatta alle proprie esigenze comporta troppi compromessi. Meglio lasciare le cose come stanno, perché finché sarà l'utente a scegliere quale desktop usare nella sua distro, potrà cambiare distro ma rimanere con il suo desktop preferito, oppure mantenere la stessa distro e provare un nuovo desktop.

  24. Avatar Luca Predari
    Luca Predari

    A parte che i vantaggi valgono gia' il biglietto, A parte che la frammentazione e' da quando esiste linux che viene portata come aspetto negativo ( allora si potrebbe criticare anche GNOME , KDE , MATE , XFCE .. perche' non uno solo ? ahhhh perche' viva la scelta !! e .. allora perche' no kde linux o Gnome os ? ), Tipo Endless OS NON c'e' per kde .. fino a poco fa fedora silverblue era solo per gnome ( adesso no ). troppo legati ai distributori .
    KDE NEON ? non e' una distribuzione ..come dicono loro stessi e' una META distribuzione. Posso essere d' accordo con il problema infrastrutture ma allo stesso tempo si puo' migliorare anche questo aspetto. Per la maggior parte della gente , per il solo fatto che si possa aggiornare come android o ios o chrome os e' gia' un must imho. Il mio voto e' positivo

  25. Avatar Luca Predari
    Luca Predari

    Che per inciso di immutabile ha solo la versione gnome ancora lontana dal rilascio ma cmq molto piu' avanti della kalpa che ancora un po' viene nascosta.. Meglio avere almeno una distro di riferimento per kde. Almeno una. Anzi.. dato che kde neon non e' una distribuzione, ( meta dist ) se ne sentiva il bisogno.

  26. Avatar Luca Predari
    Luca Predari

    Allora per coerenza si dovrebbero eliminare fedora arch ecc. e tenere chesso' ..solo debian e cancellare gnome kde xfce deepin mate e farne solo uno. discorso trito e ritrito da quando esiste linux

  27. Avatar danieledettodani
    danieledettodani

    vedo che non hai capito un tubo del discorso. da mille mila a nessuna direi che c’è differenza

  28. Avatar Luca Predari
    Luca Predari

    Ecco un altro motivo del perché KDE linux è una buona cosa.

    https://sfalken.tech/posts/2024-06-08-how-do-aeon-and-kalpa-relate/

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