Ci risiamo: LinuxJournal cessa le pubblicazioni, stavolta è davvero finita?

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Avevamo iniziato a raccontare questa storia sul finire del 2017, annunciando la prima chiusura della storica testata Linux Journal, non molto tempo dopo però un incredibile colpo di scena aveva rasserenato tutti: la testata non era morta, anzi, grazie al gruppo facente capo alla Private Internet Access (PIA) VPN, una società London Trust Media, la rivista aveva ottenuto nuova linfa (e fondi) di fatto risorgendo dalle proprie ceneri.

Da allora tutto sembrava procedere per il meglio, l’esperienza pareva aver giovato a tutti, tanto che l’entusiasmo derivante da questo nuovo ciclo pervadeva le parole dei gestori.

Il sette agosto però una nuova doccia fredda gelava gli animi di tutti. In un articolo Kyle Rankin, tech editor della testata, veniva annunciato il nuovo crollo: Linux Journal chiude e questa volta non paiono esserci troppi salvagente intorno.

Non solo, se il post di chiusura di due anni fa era stato qualcosa di malinconico, questa volta i toni sono ancora più tristi. Infatti l’autore ci tiene a specificare come il vero addio (il più “giusto”, come lo indica nell’articolo) è stato quello di due anni fa. Questa nuova dipartita fa più male a tutti, per le speranze che tutti avevano riposto nella rinascita del progetto e per come tutto è invece nuovamente andato ad esaurirsi troppo in fretta.

Dove siano finiti i buoni propositi, le buone idee emerse dalla precedente esperienza e tutto quanto di buono era stato promesso il giorno della risurrezione se lo chiedono un po’ tutti e, più di tutti, lo stesso tech editor. Le risposte date non sono molto incoraggianti:

Unfortunately, we didn’t get healthy enough fast enough, and when we found out we needed to walk on our own strength, we simply couldn’t

Sfortunatamente non siamo guariti sufficientemente in fretta e quando è stato il momento di camminare con le nostre forze semplicemente non ci siamo riusciti

Poco altro da aggiungere. A meno di qualche altro (improbabile) salvatore all’orizzonte questa volta l’addio sarà definitivo.

Il sito rimarrà attivo semplicemente con finalità di archivio, ma solo fintanto che il server che lo eroga rimarrà acceso.

Mai dire mai, ma questa volta pare essere proprio quella definitiva.

So long, Linux Journal.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Ci risiamo: LinuxJournal cessa le pubblicazioni, stavolta è davvero finita?”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Purtroppo questa è l’ennesima conferma che l’utopia “Gnu/Linux”, inteso come quel movimento nato più o meno negli anni ’70-80, che ha avuto il suo picco negli anni ’90 con l’arrivo di internet, che avrebbe dovuto permettere il successo del software libero (in tutti i sensi, dalla conoscenza, ai sorgenti, e al contenimento dell’interferenza, a fini puramente economici, delle grosse corporation del software) è finita.
    Linux, Bsd, etc. hanno perso. Le corporation hanno vinto, apple, google, microsoft hanno vinto.
    Hanno invaso il mondo, “regalando” software chiuso, ammantanto di opensource e di semplicità, abituando la gente a non poter più fare a meno dei loro tools, framework, cloud.
    Si, certo…. qualcuno dirà dell’ iot… ma se andiamo a vedere, chi ha in mano il software di quell’ambito ? redhat, che è di ibm ? ubuntu ? debian, che è diventata essa stessa costola di ubuntu ?
    Non parliamo poi dei lucchetti sull’hardware, frà locked bootloader, uefi, tpm, etc. non siamo più nemmeno padroni dell’hardware che abbiamo pagato.
    Spero un giorno la gente si accorgerà da aver regalato la propra libertà ed i propri dati in cambio della comodità, che continuerà a pagare mensilmente, pena l’impossibilità di accedere ai propri dati dal cloud di turno, o per il software che smetterà di funzionare… ma quando succederà, sarà troppo tardi.
    Francamente l’IT come è diventata oggi mi ha stancato…. è tempo di cambiare mestiere.

  2. Avatar diego
    diego

    Io ho cambiato mestiere già da un po’….

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Io sono indeciso frà l’ippica e l’agricoltura… cosa suggerisci ?

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