Microsoft pubblica in opensource il codice di Basic

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Chi di noi non ha mai programmato in Basic? Forse ormai saranno più i giovani che non l’hanno incrociato, ma per la vecchia guardia è stato un passaggio obbligato.

Perché prima di Go, prima di Python, prima di JavaScript e anche prima di Java, il linguaggio di iniziazione è sempre stato BASIC, declinato in particolare con le versioni fornite assieme ai primi computer.

Per molti l’incontro è stato tramite il Commodore 64, evidentemente così tanti che ne è stata fatta una versione rievocazione attualmente in vendita. Per me, il mezzo è stato un Olivetti Prodest PC 128, versione italiana di un computer francese con a bordo Microsoft Basic. Piccola curiosità per i nostalgici: esiste un emulatore Windows (ma potrebbe funzionare anche con Wine), ed anche un discreto parco software.

Per alcuni invece il primo incontro è stato con MS-DOS, che includeva GW-Basic o (dalla versione di 5.0) QBasic. Quest’ultimo, a quanto pare, sopravvive ancora oggi: chi volesse rinfrescare quei ricordi – o avesse da parte i suoi programmi – è disponibile un interprete per Windows 10 ufficiale nello store.
Non pensiate che il linguaggio sia stato del tutto abbandonato. Per esempio, il derivato più diffuso di QBasic si chiama Visual Basic, che è anche la base degli script e delle macro per Office.

Microsoft ha annunciato la pubblicazione del codice di GW-BASIC. E sì, parliamo proprio di quella prima versione, datata 1983. Giusto per dare un contesto temporale, ecco alcune cose successe in quell’anno: Michael Jackson domina ancora le classifiche con Thriller, e proprio in qull’anno presenterà il Moonwalk, mentre al cinema Star Wars chiude la prima trilogia; sempre al cinema il film Wargames introduce vagamente il concetto di hacker – e proprio nello stesso anno nascevo io (ovviamente l’ultima è la cosa più importante, per me).

Come già fatto per MS-DOS 1.25 e 2.0, e sempre datato 1983, quanto messo in linea da Microsft su GitHub sono i file originali, in Assembly: ai tempi per i computer di fascia casalinga l’efficienza e la compattezza del programma richiedevano l’uso di linguaggi di basso livello. Ecco quindi il perché della scelta di un linguaggio tanto vicino al codice macchina.

In realtà, viene specificato che non sono esattamente i file originali: è stata applicata una conversione delle istruzioni, da quelle specifiche per i microprocessori di allora a quelle dei microprocessori attuali. Forse perché così, chi fosse abbastanza abile da usare codice Assembly per generare i file eseguibili, potrà avere un GW-Basic fiammante del 1983 funzionante sul proprio PC!

Microsoft ha proprio deciso di dimostrare quindi che l’open-source le piace. Anche se sembra più un’operazione di immagine che altro. Non fraintendete: la pubblicazione del codice è sempre una cosa buona, ma, soprattutto dopo DirectX, la direzione sembra più quella della vetrina e dell’autoreferenzialità, piuttosto che l’intenzione di contribuire alla costruzione di una community.

Strano gioco. L’unica mossa vincente è quella di non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?

Joshua – Wargames

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

12 risposte a “Microsoft pubblica in opensource il codice di Basic”

  1. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Per me, il mezzo è stato un Olivetti Prodest PC 128

    Anche per me (128 Megabytes di RAM) … dovrei avere in soffitta ancora il “manualone” fornito
    PC
    Per i “professionisti” , poteva essere ampliato con cartuccia programma e penna ottica .
    Per i comuni c’era il mangianastri incorporato.

  2. Avatar floriano
    floriano

    PEccato che abbiano fatto morire parecchio codice in Visual Basic 6 per cercare di lanciare la piattaforma .NET (dove Visual Basic .NET risulta incompatile con VB6)

  3. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Saranno scaduti i termini del brevetto. 😐

  4. Avatar Francesco Zannino
    Francesco Zannino

    Comunque c’è qb64 per chi vuole programmare in basic, ed è multipiattaforma

  5. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    alla faccia che M$ s’e’ buttata sull’open source… c’hanno messo solo cosa ? quasi 40 anni per rilasciare il sorgente (per modo di dire dato che sara’ scritto in assembler) di gwbasic… e si, e’ proprio una roba modernissima.

  6. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Con tutto il rispetto che devo a Olivetti, in quegli anni, oramai era solo l’ombra di quello che fu’, e non ha mai creduto nell’informatica “casalinga”.
    S’e’ buttata sul mercato, facendo leva solo sul nome che aveva in italia, rilasciando due home computers del cavolo riciclati, che manco erano compatibili fra’ di loro. Il 128 era un Thomson MO6 ricarrozzato e il 128s era un Bbc master con un floppy.
    Entrambi i modelli, usciti troppo tardi perche’ ormai il modo si stava gia’ spostando sui 16 bit amiga e atari st.
    Ricordo venivano per lo piu’ venduti da negozianti poco seri (nel senso che lo vendevano pur sapendo essere un buco nell’acqua), a persone inesperte, i quali lo compravano in fiducia, appunto per il nome blasonato, come regalo/sorpresa ai figli.
    D’altronde in italia, in quegli anni, la Olivetti piu’ che “vendere” si preoccupava di “rifiliare” agli italiani, fondi di magazzino.

  7. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Agli occhi di un 10-12enne ,all’epoca , tutto questo non poteva fregar di meno :D.
    Erano discorsi da grandi , ma il fascino che procuravano , anche seppur semplice era indescrivibile, leggere le 4 righe del Capitolo 1 “Informatica : Introduzione” del libro di Matematica/Extra era un mondo futuristico.
    E poi ritrovarsi qualche anno dopo , a scuola , con le prime “lezioni informatiche” di DOS su un i286 o i386 a farla grande.
    E divertirsi alle spalle del prof a dare : “C:> format c:”
    E poi Commodore e Amiga(2000) non mancavano comunque sulle scrivanie , sommersi magari dai Lego ( :*) .

  8. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    😀 si ovviamente per un 12enne andava bene tutto… ma nel 1987 ero un 15enne cresciuto con un Atari 600xl, che aveva sofferto dello stesso problema degli olivetti, se non peggio. E già sapevo discretamente bene la differenza che passava frà un Olivetti Prodest, un C=64 o un Amiga, ed è per questo che mi arrabbiavo quando il papà di qualche amico gli comprava l’Olivetti come ripiego, solo perchè in negozio avevano esaurito i Commodore, ed il negoziante di turno gli rifilava il Prodest… tanto a quelli vanno bene tutto.

  9. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Si ma poi dovevi andare dall’amico col Commodore64 a scroccargli la partita
    perchè con il prodest la scelta era pressochè …indecente.
    E alla fine si faceva “assembramento” 😀

  10. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Anch’io feci un corso alle medie di gw Basic alle medie., buoni ricordi 🙂

  11. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    😀 😀 già e vero… gli “assembramenti” erano la parte più bella… mi hai fatto venire in mente i “ritrovi” pomeridiani con gli amici per le partire a Kick Off, quando uscì su Amiga… Con quello scroll veloce che aveva se ci rigiocassi ora, ne uscirei rimbambito.

  12. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    io c’ho ancora il manuale e i floppy dell’ MS professional Basic PDS 7.0… che non ricordo piu nemmeno come mi sono arrivati in mano. Venendo dal GwBasic, il PDS faceva un compilato .exe e correva come una “bestia” (ovviamente paragonato al gw) poi c’aveva anche integrato la gestione dei database con Isam,… e si… bei tempi veramente.

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