Debian GNU/Linux fa 30, un compleanno importante per un progetto unico nel suo genere

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Dopo aver raccontato dei primi trent’anni di Slackware qualche settimana fa eccoci a celebrare un compleanno altrettanto importante, per il progetto GNU/Linux che forse più di tutti gli altri è rimasto fedele al suo spirito comunitario: lo scorso 16 agosto 2023, Debian GNU/Linux ha compiuto 30 anni!

Ovunque non sono mancate le celebrazioni nella rete, la dove il compianto Ian Murdock, morto suicida nel dicembre del 2015, aveva postato il primo annuncio di release di Debian, il 16 luglio del 1993. Parecchie ere geologiche fa, in termini informatici e non solo.

In quel 1993 nessuno aveva ancora idea di cosa fosse uno smartphone, era appena stato introdotto sul mercato il processore Intel Pentium e ci si collegava ad internet con i modem attaccati alla presa telefonica, sottoscrivendo abbonamenti a consumo che erano l’incubo di qualsiasi genitore.

Debian nacque da un’esigenza, o meglio dall’insoddisfazione di Murdock il quale partendo da zero creò un sistema che andava a risolvere i limiti di SLS (Softlanding Linux System) una delle prime “distribuzioni” di Linux in quanto tali.

In questo contesto Murdock, in un messaggio al newsgroup (quanto ci mancano i newsgroup e la netiquette!) comp.os.linux.development, scrisse:

This is a release that I have put together basically from scratch; in other words, I didn’t simply make some changes to SLS [Softlanding Linux System] and call it a new release. I was inspired to put together this release after running SLS and generally being dissatisfied with much of it, and after much altering of SLS, I decided that it would be easier to start from scratch.

Questa è una release che ho messo insieme essenzialmente da zero, in altre parole non ho semplicemente fatto qualche cambiamento a SLS per poi nominarla una nuova release. Sono stato ispirato nel mettere insieme questa release dalla mia insoddisfazione con SLS, e dopo aver litigato con SLS ho deciso che sarebbe stato più semplice cominciare da zero.

L’epoca in cui questo avveniva era ben diversa dall’attuale e la forza motrice della prima release fu quella di dare la possibilità a quanti non avessero accesso ad internet (quasi tutti) di poter comunque installare Linux sul proprio PC.

Il resto, come di dice, è storia, con il nome ricavato dall’unione dell’allora fidanzata di Murdock, Debra, ed il suo, Ian.

A rendere speciale Debian la sua natura totalmente aperta che fa dell’etica un punto saldo e inamovibile, tanto che tutte le decisioni, da quelle tecniche come l’inclusione di firmware non-free a quelle sociali come la posizione da assumere nella questione Stallman/Epstein, vengono prese democraticamente, in seguito a votazioni.

Debian è presente nei sistemi cluster, nei datacenter, nei desktop, nei sistemi embedded, nei device IoT, sui laptop, sui server, è alla base di Ubuntu e di decine di altri fork (Devuan, quello senza systemd, ha appena rilasciato la versione 5.0) e addirittura è stato su una navicella spaziale.

I festeggiamenti sono ancora in corso, e se volete unirvi esiste una pagina contenente tutti i dettagli su come fare.

Tanti auguri quindi all’Universal Operating System. Cento, mille di questi giorni!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Debian GNU/Linux fa 30, un compleanno importante per un progetto unico nel suo genere”

  1. Avatar JaK
    JaK

    Grazie al progetto Debian… e un saluto a Ian.

  2. Avatar Franco Peci
    Franco Peci

    Dopo Slackware, sono più di 15 anni che uso Debian. Gli ultimi due pc che ho avuto hanno avuto solo questa come sistema operativo. È comoda, facile da aggiornare (rolling) e apt non ti tradisce mai, anche nella versione testing. Grazie a chi l’ha creata e a tutti coloro che la mantengono.

  3. Avatar Andrea Quaglia
    Andrea Quaglia

    Ho iniziato con lenny, e da allora non sono più stato in grado di smettere. Ho provato altre distro più fighettose, rolling-edge, botti a colori e quant’altro, ma non sono mai riuscite a togliermi Debian da sotto la tastiera.
    La soddisfazione più genuina mi viene quando qualche interlocutore fugge inorridito quando gli dico che uso Debian…

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