L’interesse verso il linguaggio Rust si dimostra sempre più trasversale per i progetti open-source. Dopo infatti l’avvio dell’integrazione all’interno del Kernel Linux, di cui abbiamo parlato in estrema abbondanza, alcune delle recenti notizie lo certificano: Rust è qui per restare.
A dare un deciso segnale in questo senso ci ha pensato Google, che buona parte delle testate online, vedi Phoronix e The New Stack, hanno riportato aver stabilito un investimento di un milione di dollari per eliminare i problemi di gestione della memoria nelle applicazioni C++ sviluppate per Android.
L’idea è quella di facilitare la migrazione del codice da parte di tutte le aziende i cui prodotti poggiano pesantemente su C++. Si parte quindi dall’incremento di quella che è l’interoperabilità tra i due linguaggi, per far sì che le migrazioni siano favorite sotto ogni aspetto.
Dave Kleidermacher, che è Google Vice President of Engineering, Android Security & Privacy, si pronuncia in questo modo in merito all’argomento all’interno del post apparso sul blog di Google:
Based on historical vulnerability density statistics, Rust has proactively prevented hundreds of vulnerabilities from impacting the Android ecosystem. This investment aims to expand the adoption of Rust across various components of the platform.
Sulla base delle statistiche storiche sulla densità delle vulnerabilità, Rust ha impedito in modo proattivo che centinaia di vulnerabilità influenzassero l’ecosistema Android. Questo investimento mira ad espandere l’adozione di Rust tra vari componenti della piattaforma.
E come ormai è chiaro a tutti alla base del successo di Rust c’è proprio la sua proattività nel gestire la sicurezza, poiché nativamente risolve i limiti di C++.
Ma l’ascesa di Rust non riguarda solo le applicazioni per Android considerate da Google con questa mossa. All’interno della digest mensile del progetto Thunderbird un’eloquente paragrafo dal titolo Rust Implementation and Exchange Support mostra come la strada verso Rust sia spianata anche per il popolare client di posta elettronica.
Pur essendo solamente un accenno, per il quale sono promessi futuri approfondimenti, l’implementazione per il momento riguarda unicamente l’integrazione nativa del supporto al protocollo Exchange. Nel breve questa verrà pubblicata su GitHub e da lì sarà accessibile a quanti ne vorranno contribuire.
Siamo pronti a scommettere come torneremo sul tema molto, molto presto!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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