Non c’è scampo dall’AI? Red Hat la vuole integrare in Fedora e GNOME… Le altre distribuzioni si adegueranno?

Di come Red Hat abbia fatto l’all-in con l’intelligenza artificiale abbiamo sempre ampiamente parlato, basti pensare a RHEL AI, la versione enterprise che contiene tutti i tool come Instructlab per gestire e generare LLM, e, in generale, come nell’ultimo Summit si sia parlato sostanzialmente solo di quello.

Servisse ulteriore conferma, basterebbe leggere le parole del CTO Chris Wright all’interno dell’ultimo blog post pubblicato sul sito ufficiale: Red Hat vuole essere il principale driver dell’AI open-source e l’ecosistema che sta costruendo all’interno dei propri prodotti va esattamente in questa direzione.

Ora, fintanto che l’impiego smodato dell’AI va a beneficio della comunità – vedi come l’AI open-source è stata impiegata da Red Hat per il riconoscimento delle immagini nei reparti di radiologia pediatrica – tutto sembra perfetto, ma cosa succede se il ruolo dell’AI viene imposto in contesti in cui normalmente un utente non la vorrebbe vedere?

Passino gli smartphone che, ormai, hanno un’icona Copilot da qualche parte e per i quali un utente potrebbe semplicemente scegliere di non acquistare, cosa succede se a montare tool e bottoni speciali fossero direttamente le distribuzioni Linux come Fedora ed i desktop manager come GNOME?

I nomi citati non sono per nulla casuali, e provengono dal blog post pubblicato da Christian F.K. Schaller (che in Red Hat ricopre la funzione di Director of Software Engineering) nel quale l’autore spiega chiaramente le intenzioni della distribuzione:

We have been brainstorming various ideas in the team for how we can make use of AI to provide improved or new features to users of GNOME and Fedora Workstation. This includes making sure Fedora Workstation users have access to great tools like RamaLama, that we make sure setting up accelerated AI inside Toolbx is simple, that we offer a good Code Assistant based on Granite and that we come up with other cool integration points.

Abbiamo fatto brainstorming su varie idee all’interno del team su come usare l’IA per fornire funzionalità migliorate o nuove agli utenti di GNOME e Fedora Workstation. Questo include assicurarci che gli utenti di Fedora Workstation abbiano accesso a strumenti fantastici come RamaLama, che l’impostazione dell’IA accelerata all’interno di Toolbx sia semplice, che offriamo un buon Code Assistant basato su Granite e che troviamo altri fantastici punti di integrazione.

Ora, da un punto di vista prettamente pratico, è tutto logico, è sostanzialmente un adeguamento dei tool disponibili nella distribuzione per gestire, in particolare, il modello Granite di IBM (alla base del funzionamento di Instructlab), ma quello che si chiedono in tanti è: c’è davvero bisogno di tutto questo?

Qualcuno si chiede se l’inserimento di queste componenti nello sviluppo core di una distribuzione sia quello di cui si ha bisogno per evolvere i sistemi operativi, ed in tutta sincerità ce lo chiediamo anche noi. Si parlava pochi giorni fa dei “bottoni AI”, e di come una soluzione per liberarsene possa essere la loro disabilitazione o la loro associazione ad altre funzioni. Ma cosa succederà quando queste funzionalità diventeranno il default, integrate quindi nel sistema operativo da chi lo ha sviluppato?

Chiudiamo la riflessione, o meglio la serie di domande, con l’ultima, la più inquietante: quante altre distribuzioni Linux si adegueranno a questo trend?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

32 risposte a “Non c’è scampo dall’AI? Red Hat la vuole integrare in Fedora e GNOME… Le altre distribuzioni si adegueranno?”

  1. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Utente Fedora…..domenica, dopo la notizia, ho piallato tutto e sono passato ad altro.
    se vogliono seguire M$ in crociate insulse ed inutili per l'utente finale io li lascio andare avanti

  2. Avatar Black_Codec

    Se lo integreranno in gnome non vedo come l'aver piallato Fedora ti aiuti… E comunque saranno sempre pacchetti aggiuntivi che puoi rimuovere eh…

  3. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Anzitutto perché non ho più Gnome e in secondo luogo dubito fortemente che Fedora possa obbligare gli sviluppatori Gnome a integrare robaccia AI a monte, sarà casomai la versione Gnome di Fedora ad essere diciamo "personalizzata", quindi basta migrare via da Fedora

    quanto ai pacchetti aggiuntivi vedremo ma francamente ho il timore che se anche fossero rimovibili magari non sarà così semplice e indolore rimuoverli e come detto tante volte…..non ho più 16 anni e interi pomeriggi liberi per fare troubleshooting o stare sulla CLI.

    Ieri c'era un sondaggio sull'argomento su Distrowatch, in pratica, quando ho votato io, solo il 3% era a favore della AI dentro alle distro…..questo la dice lunga

  4. Avatar Luca Moscato
    Luca Moscato

    Più che disabilitabile sarebbe meglio che fosse disabilitata di default. Ma poi di che AI si parlerebbe? Un servizio esterno (per cui immagino sia prevista una sorta di login) oppure un modello che gira in locale?

  5. Avatar Black_Codec

    Si ma il problema non è Fedora né se hai 16 anni o 60… Il punto è che lo sviluppo gnome è guidato de facto da red hat e se rhel decide che integra la funzione X tutte le distro avranno con gnome la funzione X… Esempio banale la rimozione della gestione desktop da nautilus… Quindi alla fin fine anche le altre distro avrebbero queste funzioni nel codice, magari disattivate perché non installano il pacchetto y out of the box ma allora in questo caso ti basta rimuovere quel pacchetto da Fedora.
    Sulla semplicità nel farlo dipende molto dalle capacità dell'utente e quindi non lo discuto.
    Sul sondaggio di dw considera anche che il 90% dell'utenza linux si crede smart e a malapena sa esattamente cosa c'è dietro alla parola IA, anzi per molti è solo chatgpt o assistenti vocali.

  6. Avatar Raoul Scarazzini

    Penso anche io che il problema non sia Fedora, quanto piuttosto l'integrazione con GNOME e proprio per questo, come ho scritto nell'articolo, il dubbio più grosso che ho riguarda le altre distribuzioni che sono basate su GNOME, poiché sono sicuro che anche Ubuntu farà qualcosa in merito (Canonical è sempre stata ricettiva nei confronti dei trend di mercato).
    L'unica speranza è che il tutto rimanga qualcosa di facilmente disabilitabile, ma conoscendo l'approccio super integrato di GNOME la vedo difficile…

  7. Avatar John Toscano
    John Toscano

    La mia umile opinione è che l'AI locale faccia ancora comicamente pena, oltre che consumare un botto di energia.

    L'ho provata. Fa pena, anche per le richieste più blande come interrogare un tuo documento .txt. Si salvano solo modelli veramente grossi, ma nessuno vuole la CPUGPU e la RAM (ce ne vuole tanta) costantemente al 100%.

    Le uniche AI buone, al momento, sono quelle in cloud delle big, e neanche tutte. In ogni caso, costano bei soldini.

  8. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    la vedo come una cosa di difficilissima attuazione

  9. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Boh, un ia in un s.o. per farne cosa ? le configurizioni e la manutenzione in autonomia ?

  10. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    più facile sia un servizio esterno… una AI in locale richiede risorse che mica tutti i pc hanno.

  11. Avatar Black_Codec

    Uhm esterno non so… Ricordiamo che gnome è il desktop ufficiale di rhel e rhel ha contratti con oneri e doveri tra cui la sicurezza dei dati ricevuti e la loro non diffusione…

  12. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Bravo, questa é la domanda fondamentale di tutto il fumo che stanno alzando

  13. Avatar Giorgio Dramis
    Giorgio Dramis

    Bello l'annuncio ma non ho visto un piano chiaro su quello che vogliono fare. Le strade che possono prendere secondo me sono o un agente locale specifico per linux che ti aiuta a compiere determinate azioni chattando semplicemente con l'AI, e a quel punto avrebbe anche senso se riesci a fare un modello leggero da far girare in locale; o lo strutturi con una IA remota che sta in un datacenter e a cui ottieni accesso solo con un abbonamento, perché altrimenti non reggi i costi, e in caso contrario hai il classico gnome senza l'IA. Ad oggi però mi sembra onestamente un annuncio tirato a caso per non perdere appeal sul mercato.

  14. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Cambiando discorso… Raoul, perchè non organizzi una MiaMammaUsaLinux pizza e magari fai venire anche il buon Moreno alias Morrolinux ?

  15. Avatar Alberto
    Alberto

    Ed io che pensavo di aver finalmente placato la scimmia distro Hopper con Fedora KDE spin… Mi sa che a breve va risvegliata, già faceva sogni Manjari ultimamente

  16. Avatar Eagle03
    Eagle03

    Ma nel contesto del quale stiamo parlando l'ai è chatgpt o alternative…

  17. Avatar Black_Codec

    Uhm no, ramalama usa container preconfigurati con software di ai non usa chatgpt o roba simile remota…

  18. Avatar Black_Codec

    Aiuto all'utente, ad oggi nessuno legge mezzo help ma neanche fanno una ricerca … È più probabile che chiedano a chatgpt…

  19. Avatar Black_Codec

    Hanno solamente detto che vogliono agevolare l'uso di ramalama in gnome e Fedora…

  20. Avatar Black_Codec

    La proposta è di integrarlo in gnome, ergo kde dovrebbe risentirne nulla … E come ho detto sotto se lo integreranno in gnome lo ritroverai in qualsiasi distro, quindi passare alla ridicola manjaro non servirà…

  21. Avatar Raoul Scarazzini

    Ma sai che ci stavo pensando? Bisognerebbe capire in termini logistici se riusciamo a raccogliere partecipazione, magari faccio un sondaggio così da raccogliere qualche riscontro e capire di che numeri stiamo parlando.

  22. Avatar Davide P
    Davide P

    Sinceramente, pur comprendendo l'angoscia che anche il mondo *nix inizi a seguire i trend commerciali, credo che in questo caso tutta questa agitazione sia immotivata. Si tratta di funzionalità aggiuntive, non di coercizioni col sangue. Linux, KDE poi su tutti, sono sempre stati favorevoli alla abbondanza di strumenti e funzionalità dove magari la concorrenza difettava.
    Io sono positivo al 100%, e mi aspetto un lavoro ben fatto, basato su strumenti open e facilmente attivabili/dis che agevoleranno tantissimo le operazioni noiose come ricordarsi una sintassi di comando o simili. Poi parlando di RH e GNOME, mi aspetto anche qualcosa di ben rifinito e piacevole alla vista. Tutte qualità che ad esempio mancano per aspetti diversi sia su quel cesso di Windows che su Mac, al momento.
    Proverei a rimandare le critiche e il pessimismo eventualmente a posteriori, sempre che necessitino..

  23. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Infatti credo sia la logistica il problema più grosso.
    I partecipanti potrebbero essere da ovunque in italia.
    Magari potrebbe essere fatta in concomitanza di quale linux-evento, così almeno si unirebbero le cose e per chi viene da lontano almeno avrebbe un maggior incentivo a partecipare.

  24. Avatar Alessio Carotenuto

    Grazie all'Intelligenza Artificiale che genera arte, posso finalmente vendere i miei capolavori come NFT nel Metaverso. Ovviamente, tutto gira su un'architettura Cloud basata su Microservizi e per completare l’esperienza immersiva, mi basta un televisore 3D. (frase generata tramite AI. No, in generale non c'è scampo, non solo per Linux 😉 )

  25. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Gnome lo evito come la peste. Preferisco usare Lxde e buona pace a tutti. Semmai arriverà Ai farò un'epurazione di tale funzione. Finora a me è stato poco usato e non penso di averne bisogno in un futuro. Visto che poi sarà gratuito non mi aspetto chissà quali innovazioni.

  26. Avatar Raoul Scarazzini

    E se organizzassimo un incontro digitale a tema?

  27. Avatar Giorgio Dramis
    Giorgio Dramis

    A me piacerebbe partecipare in caso

  28. Avatar Giorgio Dramis
    Giorgio Dramis

    Che manco mi dispiacerebbe troppo come cosa visto che io sto con granite code su ollama in locale su container che mi suggerisce il codice sia su aplaca che in vscode.

  29. Avatar Alberto
    Alberto

    Perchè ridicola? Argomentazioni?
    comunque posso scommettere che ramalama o roba simile finirà anche in KDE… per fortuna è opensource, nascerà uno spin per i vecchi che non amano le "AI" (chiamiamoli LLM) come me

  30. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Io sono passato a CachyOS

  31. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    per me va bene, l'importante che poi si vada tutti a mangiare la pizza… 😀 😀 😛

  32. Avatar Black_Codec

    Argomentiamo… Una rolling release ritardata che prende i pacchetti da arch e nel 99% (eccezione per quelli di security risk gravi) li porta dopo una settimana… Praticamente è come fare l'aggiornamento di arch una volta alla settimana. Si spacciano per stabili quando in realtà sono rallentato e no stabilità non significa software vecchio.
    per assurdo hai meno vulnerabilità e maggiore stabilità in arch dove eventuali falle vengono risolte immediatamente mentre su manjaro arrivano una settimana dopo, e non parlo di falle di sicurezza per forza ma banalmente nullpointer, memory bug etc…
    una distro che è riuscita a far scadere 3 volte il certificato ssl e non rinnovarlo… Senza parlare di aur…

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