Molte volte non ci si fa caso a queste piccole variazioni, sono qualcosa di impercettibile e solo un occhio attento se ne accorge. Prendi il “www” che viene anteposto a tutti i domini: è talmente parte del contesto che ormai c’è o non c’è nessuno se ne accorge. O meglio, quasi nessuno.
Aprendo Chrome, il browser di Google, e digitando un sito a caso, per dire, www.google.com, e premendo invio, ci si troverà sulla homepage del motore di ricerca più famoso del mondo. Tutto normale, tutto aspettato. Controllando però nella barra degli indirizzi si noterà come il sito a cui si è giunti è menzionato come google.com.
La domanda nasce spontanea: dov’è andata a finire la parte www dell’indirizzo? Se lo è chiesto anche l’autore di questo bug aperto in Chrome e la risposta che è arrivata è la seguente:
“www” is now considered a “trivial” subdomain, and hiding trivial subdomains can be disabled in flags (will also disable hiding the URL scheme)
“www” è considerato ormai un subdomain banale, ed è possibile disabilitare il mascheramento dei subdomain banali mediante i flag (il che disabiliterà anche il mascheramento degli schemi delle URL)
E per carità, è tutto vero, se utilizzando Chrome infatti si modifica il valore del flag omnibox-ui-hide-steady-state-url-scheme-and-subdomains andando a questo indirizzo:
chrome://flags/#omnibox-ui-hide-steady-state-url-scheme-and-subdomains
dopo un veloce riavvio non esisteranno più omissioni nei domini, ma il punto è un altro: www è davvero diventato banale? Forse quello che infastidisce di più i puristi in merito a questa notizia è il fatto di avere l’ennesima conferma su come non sia più la tecnologia stessa, ma i tool a determinare trend di mercato ed evoluzione.
O forse no, non è nemmeno questo, la verità è che chi ha visto nascere internet è troppo affezionato al www per bollarlo come banale e dimenticarsene. Lunga vita al www!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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