Perché il progetto Open Compute rappresenta il futuro (secondo Zuckerberg, ma non solo)

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opencomputeproject

Interpellato nell’ambito del quinto Open Compute summit di San Jose, Mark Zuckerberg ha affermato (qui, qui e qui, per esempio) tra le altre cose:

From our perspective, it was much better to collaborate with the community and blow past what anyone else has done […] At this point, I think we’re quite far ahead.”

Dal nostro punto di vista, è stato molto meglio collaborare con la community e partire da zero rispetto a quanto fatto da altri […] Ad oggi credo che siamo molto più avanti

Quello di cui stiamo parlando è il progetto Open compute che nasce dalla spinta di Facebook con un obiettivo preciso: standardizzare le modalità con cui l’hardware viene prodotto al fine di migliorare consumi e prestazioni.

Come spiega approfonditamente questo articolo di Serdar Yegulalp le quattro peculiarità per cui il paradigma dell’open compute rappresenta una scelta vincente sono:

  1. Iterazione più rapida tra i vari modelli;
  2. Consistenza del design;
  3. Maggiore concorrenza tra i vendor;
  4. Modello di licenza che parte dalla OCP license (di fatto una GPL applicata all’hardware) e si allarga per includere licenze diverse

Non si può dar torto a Zuckerberg di fronte ai dati che vengono forniti a compendio di queste affermazioni. Pare infatti che Facebook abbia risparmiato 1.2 miliardi di dollari utilizzando equipaggiamento basato sul modello Open Compute (anziché utilizzare prodotti proprietari). Stiamo parlando di server, storage e switch. In aggiunta a questo Facebook afferma di aver risparmiato l’equivalente del consumo annuale di energia per 40.000 abitazioni.

Sulla carta sembra veramente un’ottima idea. All’atto pratico la reale competitività sul mercato verrà misurata certamente in base a quanto questo modello di produzione dell’hardware verrà osteggiato dagli attuali vendor, alcuni dei quali, va detto, si sono già mossi verso questo standard (AMD e Seagate per citarne un paio) e sono recentissimi gli annunci della volontà da parte di Microsoft e IBM di aderire al progetto.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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