È uscita Linux Mint 21.3, ma non pensate di scaricarla per usare il supporto Wayland, che è ancora sperimentale

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Puntuale, nel pieno rispetto delle tempistiche che il progetto Mint ha sempre dimostrato, ecco arrivare sugli “scaffali” Linux Mint 21.3, nome in codice “Virginia“.

Decine, come sempre, le novità introdotte a partire dall’introduzione della già annunciata possibilità di utilizzare il window manager Wayland. Come ampiamente anticipato, il supporto è definito sperimentale, quindi non c’è da aspettarsi una stabilità clamorosa, ma c’è. È possibile monitorare le evoluzioni in questo senso presso il link https://trello.com/b/HHs01Pab/cinnamon-wayland che fa riferimento a tutte le modifiche che sono inserite nel repository GitHub https://github.com/linuxmint/wayland.

Ma non trattenete il fiato: il supporto completo è previsto per il 2026, in qualche sotto versione della release 23.

Solo allora si potrà utilizzare in Wayland, almeno con ragionevole sicurezza, il desktop environment che il progetto sviluppa da sempre: Cinnamon. In Virginia ad essere fornita è la versione 6 di Cinnamon, e porta questi miglioramenti:

  • È tornato il ridimensionamento al 75% dell’intero desktop, così come la combinazione di tasti relativa all’opacità della finestra è tornata
  • I pulsanti di Stylus possono essere disabilitati.
  • Il monitor utilizzato per le notifiche è ora configurabile.
  • Le app del menu possono essere modificate facendo clic con il tasto destro -> proprietà.
  • È possibile aggiungere un nuova gesture di zoom del desktop e specificare quando viene attivata un’azione.
  • È stata aggiunta una nuova azione Maiusc-clic centrale per la Applet audio.
  • Ed infine per l’elenco finestre raggruppate è stata aggiunta una nuova opzione per non mostrare nulla quando si passa con il mouse su un pulsante dell’app.

Sull’ultimo punto arriviamo a forse l’unica critica. Infatti a fronte di tutte le novità descritte pare quasi impossibile constatare come all’interno di Cinnamon non esista (ancora) nativamente la possibilità di aggiungere al pannello un’estensione decente di gestione delle finestre. Bisogna affidarsi ad estensioni di terze parti, che però esse stesse hanno dei limiti.

Per intenderci, ottenere qualcosa di simile a questo per effettuare la scelta tra le finestre aperte:

Senza che l’ordine venga sfasato in qualche modo e il focus delle finestre rimanga sensato. Per intenderci, ciò che accade utilizzando MATE o qualsiasi desktop ormai definito, ahimé, legacy. Niente di tutto questo, tutto moderno, tutto configurabile, ma niente in merito alla logica delle finestre.

Certo spostando il mouse sul bordo sinistro del monitor le finestre si spostano magicamente permettendo di scegliere la desiderata, ma i dinosauri, si sa, preferiscono metodi un po’ meno dispersivi…

Fortunatamente comunque MATE è comunque un’alternativa disponibile in Linux Mint Virginia, ed anche i requisiti di sistema rimangono assolutamente contenuti:

  • 2GB RAM (4GB raccomandati).
  • 20GB of disk space (100GB raccomandati).
  • Risoluzione 1024×768.

Permettendo così davvero a tutti di provare la distribuzione.

Per dare un’occhiata a tutte le novità esiste il consueto articolo dettagliato e chi dovesse necessitare di istruzioni in merito a come aggiornare da una versione precedente troverà qui tutti i dubbi risolti, o almeno si spera, nel caso inserite un commento e vedremo cosa si può fare!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Una risposta a “È uscita Linux Mint 21.3, ma non pensate di scaricarla per usare il supporto Wayland, che è ancora sperimentale”

  1. Avatar Mauro Miatello
    Mauro Miatello

    non mi ero mai accorto dell’ultimo punto dato che non sopporto le finestre accorpate e quindi disabilito la funzione

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